Un solo canone di locazione non pagato per lo sfratto

Basta il mancato pagamento di un solo canone di locazione per ottenere lo sfratto.

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Il mancato pagamento del canone della locazione, decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, costituisce motivo di risoluzione del contratto. Il mancato pagamento del canone di locazione giustifica, infatti, la domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento del locatario, ai sensi dell’art. 1453 c.c.

In tal senso ha deciso il tribunale di Genova, con una sentenza del 3 febbraio 2017.

Il Tribunale, con la sentenza di cui sopra, osserva che, in tema di locazione di immobili ad uso abitativo, l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 stabilisce che “il mancato pagamento del canone della locazione, decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, costituisce motivo di risoluzione, ai sensi dell’articolo 1455 cod. civ.”.

È dunque la legge stessa a fissare un criterio di gravità dell’inadempimento, “che come tale non consente al giudice del merito di svolgere altri accertamenti su questo presupposto dell’inadempimento”.

Ancora secondo il Tribunale, “la valutazione, quanto al pagamento del canone, della gravità e dell’importanza dell’inadempimento del conduttore in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più rimessa all’apprezzamento discrezionale del giudice, ma è predeterminata legalmente mediante previsione di un parametro ancorato – ai sensi degli artt. 5 e 55 della stessa legge (non abrogati dalla successiva legge 9 dicembre 1998, n. 431) – a due elementi: l’uno di ordine quantitativo afferente al mancato pagamento di una sola rata del canone (o all’omesso pagamento degli oneri accessori per un importo superiore a due mensilità del canone); l’altro di ordine temporale relativo al ritardo consentita o tollerato”.

Se quindi il locatario di un immobile non paga anche una sola rata del canone di locazione, nel termine di 20 giorni dalla scadenza, il giudice deve inevitabilmente dichiarare la risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, in quanto questo è quanto previsto espressamente dalla legge